Informazioni personali

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Rrose non ha senso dell'orientamento ma sa sempre che strada prendere. Si addormenta con i capelli ricci ma la mattina sono lisci e le occhiaie le ha quando dorme e non quando è sveglia. Non esce mai senza orecchini eppure non ha i fori ai lobi. Rrose è logorroica e taciturna, timida e sfacciata, mattiniera e nottambula e puntualmente ritardataria. E' silenziosa ma non sopporta il silenzio. Si pone quesiti esistenziali sul mondo e i massimi sistemi ma tralascia le risposte per noia e preferisce cedere alle frivolezze e credere che il peggio delle persone frivole sia che vogliano sempre parlare di cose serie. Ha due facce ma nessuna medaglia e non si dica che non sia sincera. Sogna Parigi, ma scappa in Irlanda, e alla birra scura preferisce un buon thè al limone rigorosamente alla pesca. Crede che Dio è da qualche parte. Se esiste. Vede in bianco e nero ma anche in giallo fluo.E' rosa come un romanzo di poca cosa...ma odia questo colore. Ha l'animo del Natale ma il carattere delle gite di Pasquetta. Ama il buio in sala ma senza sala, le fa paura. Ha aperto questo blog e lo scrive a quattro mani...ma non crede d'essere un mostro.

domenica 1 luglio 2012

Bufalotta alla banana: torta fresca allo yogurt.


No,non siamo entrate nel programma di protezione testimoni.
Non siamo nemmeno in viaggio verso Betelgeuse insieme a simpatici omini verdi con le antennine.
E no, neanche a Formentera ad arrostirci come cotechini al sole (sigh!) .
Siamo in pausa forzata.
Ma torneremo, e abbiamo tanta voglia di imbiancare un po' le pareti del blog, mettergli un nuovo vestitino, rifargli il trucco e..chissà ;)
Quindi anche se non avete le antennine come i nostri amici dello spazio....rimanete sintonizzati!


Nel frattempo, giusto per limare il vostro dolore per la nostra assenza (seeee...) vi lascio la ricettina di questo dolcetto, che ha tre grandissime qualità:

- La può fare chiunque sia dotato di pollice opponibile.
- Non richiede l'uso di fornelli, forni o altri strumenti diabolici produttori di calore.
- E' bella fresca...mica male visti i 41° all'ombra.

Inoltre è versatilissima: si può modificare il gusto dello yogurt, usare i biscotti che si preferiscono, inserire la frutta fresca e le gocce di cioccolato sia nella crema che per decorare la superficie...insomma si presta a moltissime varianti.
Quella che vi propongo io è preparata con uno yogurt a base di latte di bufala...state storcendo il naso?
Vi assicuro che dopo essermi sacrificata ad assaggiare gelato,panna e yogurt a base di bufala posso assicurarvi che questo latte usato solo per la mozzarella è sprecato :-D
Ovviamente io ho la fortuna di vedere le bufalotte pascolare percorrendo solo pochi Km da casa...quindi a meno che non abbiate uno spacciatore di fiducia di prodotti campani D.O.C. potete benissimo sostituire questo yogurt con un banalissimo yogurt del supermarket.

Ma ora bando alle ciance e via con la ricetta!


Torta fresca alla banana.

Ingredienti:

Per la base: 250 gr di frollini integrali,100 gr di burro, 1 cucchiaio di miele.
Per la crema: 500 gr di yogurt di latte di bufala alla banana, 250 ml di panna già zuccherata, 8 gr di colla di pesce (3 fogli della paneangeli), 2-3 cucchiai di latte.

Ho tritato finemente i biscotti nel mixer, e ho travasato la polvere ottenuta in una ciotola dove ho aggiunto il burro, precedentemente fuso nel microonde, e il miele, mescolando bene fino ad amalgamare il tutto.
Ho foderato il fondo di uno stampo a cerniera con della carta forno e vi ho versato il composto di biscotti che ho poi pressato con l'aiuto del dorso di un cucchiaio,livellando bene tutta la superficie,così da ottenere la base di biscotto.
Ho messo a riposare in frigo un quarto d'ora.
Per ottenere la crema ho messo ad ammollare la colla di pesce in acqua fredda per una decina di minuti e una volta morbida,l'ho strizzata e posta all'interno di un bicchiere di vetro insieme a qualche cucchiaio di latte e ho fatto sciogliere nel microonde.
Ho montato la panna,aggiunto a questa lo yogurt un po' per volta, mescolando con una leccarda dall'alto in basso per non far smontare il composto e infine unito la gelatina disciolta nel latte.
Ho versato la crema sulla base di biscotti. Ho livellato la superficie e con una forchetta ho creato un moto ad ondine (mal riuscito a dire la verità...ehm...). Ho riposto in frigo lo stampo, con l'apertura protetta dalla pellicola trasparente, per tutta la notte.
Il giorno dopo ho estratto il dolce dallo stampo e per dare un po' di soddisfazione al Buddy Valastro che è in me ho deciso di creare una decorazione con delle linee di cioccolato fuso...ma come vedete dalle foto, da un' idea di linee geometriche sono passata allo stile Pollock... diciamo che sulle decorazioni ci devo proprio lavorare... :)
E questo è quanto... a me è piaciuta moltissimo e poi con questo caldo si fa mangiare volentieri...ma sono riuscita a conservarne qualche fetta per stasera in caso di vittoria dell'Italia!  :-D

Alla prossima!



P.S. Grazie di cuore a tutti i vecchi e i nuovi lettori che ci seguono,gli affezionati di bloglovin e google friend connect, grazie per i nuovi commenti e per i premi che ci state lasciando... <3

mercoledì 16 maggio 2012

Revitalize it!



Bonjour!
I vostri prodotti in gel sono più duri del David di Michelangelo? Le punte dei vostri pennelli si sbriciolano a contatto con il vostro eyeliner?
Bene,procuratevi un bel microonde perchè con la guida di oggi voglio mostrarvi come si possono rivitalizzare gli eyeliner in gel ormai secchi e inutilizzabili.
Per il web si trovano moltissime guide su come resuscitare i prodotti liquidi e in crema ma per lo più quest'ultime propongono vere e proprie ricette alchemiche dove si mescolano al prodotto secco moltissimi altri prodotti per lo più a base siliconica come il primer viso o la vasellina...insomma anche se i miei eyeliner in gel non brillano per Inci invidiabili non mi andava di aggiungere nulla,men che meno spremuta pura di silicone al 100%.
Altre guide propongono invece l'immersione in acqua bollente ma anche in quel caso non mi fidavo tanto perchè avevo sempre il timore che l'acqua entrasse nelle confezioni deteriorando il tutto...e quindi pensa che ti pensa e mi si è accesa la lampadina.
Ma ora bando alle ciance e vi lascio alla guida....buona visione! ;)




                                                                      L'unico vero strumento che vi serve è un forno a microonde,vi serviranno poi degli stuzzicadenti o delle spatoline per mescolare il prodotto e ovviamente i prodotti da resuscitare :D.            Nella foto vedete anche una bottiglia di glicerolo ma è un prodotto del tutto opzionale che vedremo in seguito quando e perchè usare.



                                                                       Stappate i barattolini dei vostri eyeliner in gel e assicuratevi che il loro packaging non contenga parti in metallo; In tal caso questo metodo non può essere assolutamente usato perchè , come è noto nel forno a microonde non possono essere inseriti questi materiali.Via libera invece per plastica e vetro.

Impostate il vostro microonde a 600 watt circa e fatelo andare per 20 secondi.Come in cucina anche in questo caso cercate di conoscere il vostro forno e sperimentate quelle che sono le impostazioni migliori per l'operazione.Gli eyeliner non devono liquefarsi,anzi alla vista vi sembrerà che non sia cambiato nulla.








A questo punto con una spatolina o uno stuzzicadenti mescolate il prodotto che ora sarà diventato una crema sofficissima.Fate raffreddare e....come direbbe Giovanni Mucciaccia...fffffattto!!! il vostro eyeliner è di nuovo pronto per nuove ed esaltanti avventure fatte di linee e codine all'insù.

E ora giustamente vi chiederete...e il glicerolo???
Come ho detto in precedenza non volevo aggiungere nulla all'interno degli eyeliner,ma in questo caso l'aggiunta mi serviva non per rivitalizzare ma per rendere più scorrevole un prodotto che già di suo è sempre stato un po' problematico.





                                                           Quest'eyeliner blu infatti, sin da quando l'ho acquistato è sempre stato di una consistenza molto dura e poco scivolosa che lo rendeva inutilizzabile...quindi per rendere più scorrevole il vostro eyeliner basterà aggiungere una goccina di glicerolo (acquistabile a pochi euro in farmacia) all'interno della jar dopo il passaggio in microonde e mescolare.




Vi assicuro che il risultato che otterete in entrambi i casi è davvero soddisfacente: gli eyeliner sono tornati morbidi e scorrevoli e non hanno perso nessuna loro caratteristica iniziale anzi,nel caso del blu ci ha guadagnato con una texture migliore.
Ho scattato le foto di questo tutorial più di un mese fa e gli eyeliner sono ancora cremosi e non si sono riseccati per nulla,ma nel caso questo accadesse basterà fargli fare un altro giretto nel forno e torneranno in un lampo come nuovi,provare per credere!
fatemi sapere se lo proverete e come vi siete trovate con questo metodo :)

Alla prossima!

martedì 8 maggio 2012

La pantone,i monaci tibetani e gli arredi del bagno color cocozza.


La Pantone ha stabilito che il colore dell'anno 2012 è il Tangerine Tango e non mi soffermo molto su questa notizia perché ormai anche i monaci tibetani sanno di avere il saio alla moda.
Ora vi confesso che quando ho letto questa news ho fatto un saltello direttamente al settimo cielo perchè io adoro l'arancione,e anche se odio stabilire le mie cose “preferite” in questo caso purtroppo la frase mi scappa e si, “l'arancione è il mio colore preferito”.
Insomma mi sono sentita un po' come una mamma-ultrà che vede la figlia vincere Miss Italia.

Poi però, da Salsomaggiore siamo passati alle sfilate e alla pubblicità dell'acqua che ti fa fare plin plin...
Insomma non continuo questa disastrosa metafora e vi avverto che se fino a qui avete letto questo post nella speranza di sentir parlare di fashion...no,capitate male.

Troveremo anche gli arredi per il bagno color cocozza e poi fra un anno,dopo un mese di lavori e gli operai obesi e puzzolenti di birra e mortadella in giro per la casa,la Pantone ci dirà che il tangerine tango è fuori moda e che ora è il tempo del banana mambo .

L'arancione mi piace perchè è brillante,ironico,allegro e mi ricorda il sole,l'estate e i mandarini che mi piacciono da impazzire.
E' il primo colore che provo quando compro una scatola nuova di pastelli, i regoli da 10 cm,il gelato alla pesca del Carmelo bar,la cucina dove ho imparato a fare il caffè con la schiumetta.

E' il profumo degli agrumi,il pomeriggio passato in campagna a cogliere i mandarini,le tombolate natalizie dove usiamo le bucce per segnare i numeri sulla cartella.Il tramonto sulla spiaggia mentre finiamo il castello di sabbia.
E' anche il colore del quaderno della mia tesi.

Queste cose non posso mica metterle a fine stagione negli scatoloni e sostituirle con cose da banana mambo.

Compratevi uno smalto arancione mandarino,cocozza o della sfumatura che più vi aggrada ma per favore,che vi piaccia davvero...la moda è simpatica,è divertente,ci aiuta ad osare e cambiare.... ma a patto di avere una personalità su cui plasmarla, e la personalità è la cosa più fashion che si possa desiderare ;)

giovedì 3 maggio 2012

Terre lavanti. Ghassoul, Shikakai e Amla


Ghassoul o Rhassoul.
E' ua argilla saponifera di origini nordafricane, utilizzata per la detersione di pelle e capelli.
In quest'ultimo caso consiste in un tipo di "esperienza" molto diversa da quello che abitualmente chiamiamo farsi uno shampoo.

La preparazione è semplicissima, basta miscelare due o più cucchiai di prodotto con acqua calda per ottenere una pasta simile a fango da distribuire poi su tutta la testa.
Si può aggiungere al composto qualche cucchiaio di balsamo, che renderà leggermente più morbida la crema-fango.
Intuirete che si tratta di un tipo lavaggio che richiede un bel pò di pazienza e tanta buona volontà:
massaggiare del fango sulla testa non è esperienza fra le più confortevoli, il colore, marrone scuro, e l'odore erboso potrebbero non suscitare particolare simpatia al primo impatto; il fatto poi di veder colare dalla testa acqua color ocra quasi ci stessimo lavando con della tempera può far sorgere qualche lecito dubbio, ma basta aver fede..
Si tratta di un prodotto del tutto naturale che non produce la minima schiuma.
Non vi sono tensioattivi infatti (agenti lavanti presenti in tutti i prodotti per la detersione), ma  è il potere sgrassante dell'argilla a pulire i capelli e la cute.
Anche il Ghassoul, al pari di molti shampoo ecobio, renderà i capelli all'apparenza secchi e ruvidi in fase di applicazione e risciacquo.
Sensazioni che scompariranno a capelli asciutti, che saranno lucenti e morbidi, visibilmente puliti.
Avendolo usato per molti lavaggi, posso testimoniare che i capelli restano puliti più a lungo di quando lavati con un normale shampoo.
Non a caso il Ghassoul è consigliato a chi ha un tipo di capelli tendenzialmente grassi, per via dell'alto potere sgrassante.

P.s.1 Ci vuole pazienza è vero, ma essere riuscita a convertire persino mia madre, tremendamente scettica al riguardo, vuol dire che questo prodotto all'apparenza così difficile, sa farsi poi una buona pubblicità alla luce degli effetti positivi che garantisce.

P.s.2 Altro dettaglio del tutto non indifferente è la versatilità di questa argilla che può essere utilizzata anche per maschere da viso, la preparazione è la stessa della "fanghiglia" per capelli, anche in questo caso può essere arricchita di ulteriori ingredienti e olii essenziali.
Voto: 





Shikakai
Di origine indiana ma con effetti e caratteristiche del tutto simili a quelle del Ghassoul.
Se il Ghassoul ha un effetto notevolmente sgrassante, lo Shikakai probabilmente rispetto alla prima ha un maggiore potere condizionante.
Del tutto identico il procedimento e la preparazione, così come la sgradevolezza delle operazioni e la piacevolezza del risultato finale.
Se utilizzata con costanza come il Ghassoul rinforza e da spessore al capello.
Voto: 





Amla.
Di origini indiane anch'essa, come e più della Shikakai, l'amla ha proprietà per lo più condizionanti:
rinforza i capelli, li disciplina e li rende lucidi e luminosi.
Queste proprietà rendono l'Amla più indicata come condizionante aggiunto alle polveri precedenti o all'hennè, piuttosto che come terra lavante in senso assoluto.
Rispetto alle precedenti polveri lavanti/condizionanti l'amla si presenta come una polvere molto meno fine, addizionata ad acqua le particelle tendono a gonfiarsi creando un composto piuttosto granuloso, abbastanza diverso da quello ottenuto dal Ghassoul, che assomiglia in quanto a morbidezza della pasta alla comunissima argilla verde.
Quest'ultima caratteristica dell'amla la rende ancor meno confortevole delle precedenti due da utilizzare, e per niente facile da risciacquare.
Tuttavia non è meno meritevole delle precedenti in quanto a effetti positivi sui capelli.
Voto: 





Le terre lavanti rappresentano un modo alternativo di prendersi cura dei capelli, ma è difficile che sostituiscano la pratica tradizionale dello shampoo.

Le riacquisterei? Delle tre terre quella che ricomprerei con maggiore probabilità è il Ghassoul, la polvere, molto fine è molto più facile da gestire sui capelli e da sciacquare, rispetto alle altre due che sono molto più granulose.

Reperibilità possono essere acquistate in negozi etnici, negozi on-line che vendono materie prime (tipo Aroma zone) o prodotti di cosmetica (tipo eccoverde).
Tra le principali ditte produttrici sul mercato: La Tea Natura per il Ghassoul e la Khadi per Amla e Shikakai.

martedì 24 aprile 2012

Gel d'Aloe Equilibra

Il Gel d'Aloe è un ingrediente genuino inserito in molti prodotti per la cura della pelle e dei capelli, è venduto anche assoluto o quasi, presentandosi in questa veste come un prodotto molto versatile.

Perchè possa essere considerato gel d'aloe, e non crema/siero a "base di", la concentrazione di aloe dichiarata sulla confezione deve essere almeno del 90%.
Quello della Aequilibra, è gel d'aloe al 98% facilmente reperibile nei supermercati bio, o in erboristeria.
Molti sono gli usi possibili del gel d'Aloe, sulla confezione ne sono consigliati alcuni mentre io ne ho sperimentati di altri:

Idratante/lenitivo.
Da' una immediata sensazione di freschezza alla pelle ma tende, asciugandosi a formare una pellicola che facilmente si crepa. (sarà per effetto della xhantan gum?)

Aggiunto alla crema idratante 
Alleggerisce la formulazione della crema che alla stesura da una sensazione di freschezza.
Ottimo

Contorno occhi. 
Piacevole ed idratante anche come contorno occhi, si asciuga rapidamente e rinfresca la pelle.
Buono

Gel capelli. la morte sua.
Perfetto per lo styling su capelli sia asciutti che bagnati, li condiziona senza appesantirli ne incollarli, contribuendo inoltre a renderli lucidi e morbidi.
Consigliato!

Meno lodi merita come alleato del Make-up. Io speravo di poterlo utilizzare per miscelarlo alle polveri minerali e ottenere di volta in volta gloss, tinte per guance e eyeliner.

Eyeliner.
Io ci ho provato, ma è evidente che questo non è il suo campo.
Il gel forma con la polvere minerale una cremina vagamente coprente, ma la formulazione in gel, come era intuibile (-.-') rende difficile la stesura: il colore si sposta e non obbedisce al pennello.
Bocciato








Tinta per guance.
Picchiettando il gel colorato sulle guance si ottiene un discreto effetto, ma nulla che non si ottenga anche sfumando le polveri con il pennello. 
Sufficiente












Gloss.
Gloss non è il termine più appropiato, volevo semplicemente un prodotto liquido che veicolasse la traformazione delle polveri minerali. Anche sulle labbra, come sulla pelle si irrigidisce per poi creparsi. Orrendo.

Per quanto sia stato uno dei migliori prodotti per lo styling che abbia provato ultimamente sui capelli, non ricomprerei questo gel d'aloe.
Se si pensa esclusivamente a questo uso, visto il prezzo, mi orienterei su prodotti appositamente formulati per lo styling eco-bio dei capelli, ad esempio i gel Lavera.

Il profumo non è particolarmente piacevole, leggermente chimico.
All'espetto si presenta come un gel non del tutto trasparente e limpido ma leggermente torbido, molto fluido.


Inci:
ALOE BARBADENSIS GEL ( Emolliente ), XANTHAN GUM ( legante/viscosizzante ), PROPYLENE GLYCOL ( umettante/solvente ), METHYLPARABEN ( conservante ), PROPYLPARABEN ( conservante ).

Prezzo: 8 € circa
Reperibilità: Oviesse, erboristerie, Naturasì
Voto:





La prossima frontiera della sperimentazione firmata BH?
Contiunuare a sostenere la candidatura del Gel d'Aloe come prodotto Jolly (o anche Gelly Ah-ah -.-)
provandone di ancora più puri e immacolati, quello Aroma zone per esempio?
E tra voi c'è qualcuna che ha provato e approvato altri usi del gel d'aloe?

Ciao! Alla prossima ;)

mercoledì 18 aprile 2012

Verso la beatitudine dell'ascella: Teodoro,il fragrantino malandrino.


E' testato che il 70% delle recensioni dei prodotti Lush inizia con un' ormai proverbiale "Lushatemi dire la mia..." quindi per non peccare di originalità direi che posso  iniziare dicendo:

Bene,oggi lushetemi dire la mia. (Applausi registrati in sottofondo)

La lush è l'azienda che alcuni anni fa,durante un viaggio studi in Inghilterra,per la prima volta mi ha aperto gli occhi sul mercato alternativo dei prodotti naturali,sulla loro esistenza e su quelle che sono le sostanze nocive contenute nei prodotti che usavo su base quotidiana.Solo alcuni anni dopo ho davvero ragionato sulla questione e questo blog è anche parte di quel percorso che tutt'oggi sto affrontando.
I suoi prodotti sono stati  per me un po' il primo amore dell'eco-bio e a tutt'oggi amo alla follia le ballistiche,gli oli solidi e i loro saponi che però nel tempo ho iniziato a snobbare per dirigermi verso nuovi lidi.

Oggi tocchiamo in mordi e fuggi (ci ritorneremo sicuramente nella GuidaGalattica) un argomento che nel mondo-universo dell'ecobio è più spinoso della ormai millenaria diatriba sui parabeni : i deodoranti.
Non c'è nulla da fare,chi vuole vantare una vita sociale attiva deve sui deodoranti  forzatamente dirigersi ai prodotti di quella marca che porta il nome dell'avverbio che serve a domandare o a determinare un luogo e ai suo comparielli o...sperare di trovare un prodotto miracoloso che sia si efficace ma anche a pallini verdi.


Nella mia affannosa ricerca verso la beatitudine dell'ascella mi è capitato tra le mani "Teodoro -Il Fragrantino divino che si batte contro i batteri maleodoranti che assalgono l’ascella." 


E' un deodorante solido in panetto a base di oli essenziali e bicarbonato che ha alla base per facilitare l'impugnatura uno strato di cera blu e sulla superficie dei fiori secchi (visivamente è un gran pezzo di panetto).
L'odore è fresco e molto piacevole e a farla da padrone sono le note agrumate dell'olio essenziale di limone.
Si utilizza su ascelle pulite perfettamente asciutte applicandolo tramite sfregamento e lo stesso prodotto va conservato lontano da acqua e umidità perchè essendo a base di polveri può sciogliersi,sgretolarsi e deteriorarsi...insomma un prodotto geniale per noi gente comune che il deodorante lo usiamo in bagno,quel luogo terribile fatto di zampilli d'acqua,vapore e umidità e non nel deserto del Sahara.


Come si è potuto intuire la prima caratteristica che non mi è piaciuta di questo prodotto è la sua scomodità:  sbriciola e fa molta polvere sporcando di conseguenza i vestiti e il bagno inoltre l'utilizzo a secco è stato davvero irritante per la mia pelle,e più che sentirmi una donna del XXI secolo che mette il deodorante mi sentivo molto un uomo delle caverne che accende il fuoco con le pietre focaie.

Per quanto riguarda l'efficacia, in inverno è stato abbastanza efficace mentre non ha resistito in maniera eccezionale durante le giornate più calde che abbiamo avuto all'inizio della primavera...insomma non mi fiderei molto ad usarlo se dovessi fare la maratona di New York ma per una giornata all'università e una passeggiata serale direi che è accettabile.
Certo c'è da dire che oltre ai polpastrelli e al Dna anche le questioni d'ascella sono uniche e irripetibili per ciascuno di noi quindi su questo fronte l'unica è testare.

La bocciatura plateale di questo prodotto sta quindi soprattutto per il suo essere davvero irritante e per la scomodità di utilizzo che mi hanno portato ad abbandonarlo in brevissimo tempo, però visto che odio buttare le cose ho provato a riciclarlo e ad utilizzarlo in maniera alternativa e a breve pubblicherò un articolo utile al riguardo che spero possa aiutare chi come me si è trovato a dover inserire nella sua lista di prodotti groppone anche il povero Teodoro...rimanete sintonizzati! :)



 




giovedì 29 marzo 2012

Pulizie di primavera: ripuliamo la trousse!



Donne tremate.
E' ufficialmente primavera: le rondini cinguettano,gli alberi sono in fiore,il sole scalda i gatti addormentati sui cofani delle macchine...e le tende sono da lavare.

Bandana in testa,canotta da muratore e jeans diventano il nostro outfit arricchito da alcuni preziosi accessori come lo spazzolone nella mano destra e il secchio pieno d'acqua nella sinistra e.....no,non fate questa faccina...BelleHaleine vi viene in soccorso con alcuni pratici consigli per passare indenni questo periodo! :)

Innanzitutto chiamate piccioni e blatte in vostro aiuto e..."una melodia servirà se la muffa vuoi cacciare via..."


Per i mobili e le macchie difficili vale sempre il vecchio e saggio insegnamento del maestro Miyagi: "Dai la cera,togli la cera...dai la cera,togli la cera"


Ora,dopo aver pulito tutta la casa da cima a fondo, grazie a questi piccoli e pratici consigli ,siamo finalmente pronte per una doccia rilassante e.....

Eccolo,lì davanti i nostri occhi....l'armadietto del bagno.

Ci suda la mano,brividi freddi ci percorrono la schiena,il nostro muscolo cardiaco va in fibrillazione.
Sappiamo cosa contiene quell'armadio,sappiamo cosa nasconde,sappiamo. 
Respiro profondo,una dose di coraggio e lo apriamo.

Una trousse strabordante di prodotti probabilmente scaduti,con macchie di fondotinta all'esterno e all'interno,con pennelli talmente sporchi da essersi dimenticati il loro colore originario sta lì,ferma come una triste natura morta.

Ci vuole una dose di coraggio e una grande pacca sulla spalla per certi eventi...e anche un grande cestino della spazzatura.

Aprite il cestino.

Mascara ed eyeliner: Hanno un PAO che varia dai 3 ai 6 mesi. (ricordate cos'è il PAO,vero?) Se l'orologio biologico del vostro ha superato questo periodo è giunto il tempo di cestinarlo. All'aspetto lo troverete secco e grumoso.L'eyeliner ha come il mascara un periodo di vita limitato e come il mascara (soprattutto se in gel) può seccarsi.E' importante stare attenti ai prodotti per gli occhi perché possono facilmente portare ad infezioni.Attenzione alle scadenze,quindi! 

Prodotti liquidi e creme: Vivono un po' più delle farfalle e un po' meno degli elefanti.Circa un'anno.E' sempre buona norma prelevare il prodotto con le mani perfettamente pulite così da evitare proliferazioni batteriche (come mi sento figa a dirlo: "PROLIFERAZIONI BATTERICHE"...yeah!). Il prodotto è da cestinare quando cambia colore,odore o presenta una separazione della parte solida da quella liquida.Attenzione ai prodotti naturali che hanno una vita decisamente più breve (anche solo quattro mesi!) 

Prodotti in polvere compatta: Rispetto ai prodotti in crema e ai prodotti liquidi,hanno un'aspettativa di vita più lunga (sempre se la vostra cuginetta di tre anni non decide di giocarci ai piccoli paracadutisti :D).Per sfruttarli fino alla fine dei loro giorni usate sempre questi prodotti con pennelli puliti così da non "infettare" le cialdine.Usando pennelli sporchi o bagnati si possono creare parti scure e indurite,se la zona interessata è piccola e il prodotto relativamente nuovo,una soluzione è quella di grattar via la parte rovinata,altrimenti....via nel cestino! 

Prodotti in polvere libera: Seguire il PAO e tenere cura di non inserire all'interno del contenitore pennelli sporchi.Se ben trattati sono eterni come la faccia di Cher...se trattati male assomiglieranno di più a Loredana Bertè all'ultimo Sanremo...in questo caso,come sempre: cestino. 

Matite labbra e occhi: Durano circa due anni.Temperatele spesso e loro vi saranno grate e fedeli.Ovviamente pulite spesso il temperino! :D 

Gloss e Rossetti: Sono longevi,non c'è che dire. I rossetti sono da buttare quando cambiano colore e/o odore e hanno chiazze oleose sulla superficie.I Gloss quando si separano la parte del pigmento da quella liquida. 

Smalti: E' tempo di buttarli quando sono secchi o quando le parti che lo compongono si separano.

Ora probabilmente avremo un cestino pieno di roba e il cuore a pezzi.Ci servirà da lezione quando vedremo sullo scaffale quel "colore-pazzesco-di quella collezione limitata-mica posso farmelo scappare!!!" che poi useremo mezza volta.

Per finire un bel bagnetto a tutti i pennelli,un giretto in lavatrice alla trousse e via,siamo pronte per una nuova stagione....di spendispandieffendi o di critica consapevolezza! :D



venerdì 23 marzo 2012

Shampoo al Tea Tree Oil. Fitocose

Con olio essenziale di Tea Tree, di arancio dolce, succo di aloe e base tensioattiva di origine vegetale è la proposta di fitocose per capelli secchi e con forfora.
Questo shampoo si è rivelato un ottimo aiuto nella risoluzione del problema della forfora, aggravato negli anni dall'uso inconsapevole di shampoo da supermercato, molto aggressivi e che hanno sensibilizzato nel tempo la cute e acuito il problema.

Come si dice spesso in questi casi, ma non si tratta di una antifona, l'effetto positivo di questo shampoo è visibile sin dalle prime applicazioni, si, vorrei dirla in una forma diversa...
insomma fa quello che deve fare!
Dopo le prime applicazioni il prblema si attenua, con l'uso continuato diventa un lontano ricordo.
Lascia che i capelli appaiano leggeri e lucidi, semplicemente sani.
Il profumo è piacevole e delicato la consistenza è molto fluida.

Dopo tante lodi, nessuna eccessiva, arriva il momento dei ma e dei però, ovvero la buona dose di pazienza che bisogna avere per i prodotti buoni e che fanno bene, che non hanno trucchi che mascherino il fatto che in quanto a confort non siano proprio il massimo.
Siamo una generazione viziata dai siliconi, che dobbiamo fare!
Numero uno: Per la serie ma non fa schiuma!! come molti shampoo ecobio non fa eccezione neppure questo della fitocose. Alla prima insaponatura si ha la fastidiosa sensazione di stare "lavando" i capelli con sola acqua.
Se qualcuno vi vedesse mentre massaggiate il prodotto sui capelli bagnati nel tentativo di fargli fare schiuma, penserebbe che vi stiate dedicando ad un nuovo sport o a qualche pratica benessere, ma non penserebbe che vi stiate lavando i capelli.
Alla seconda insponatura la schiuma inizia timidamente a farsi vedere.
Per questo il consiglio è quello di usare questo prodotto leggermente diluito, in un bicchiere o contenitre qualsiasi, agitato poi per fargli formare la schiuma.
In questo modo l'applicazione sarà decisamente più confortevole.

Numero due: Pulisce a fondo i capelli, che al risciaquo sembreranno al tatto ruvidi e faranno un rumore come di....vetro?
Consiglio allora di procedere con delicatezza nel pettinarli, ma è una sensazione fastidiosa che scompare immediatamente se si completa l'operazione con un balsamo (ecobio anche quello of course, o quanto meno senza siliconi).

Una volta asciutti, i capelli saranno morbidi, luminosi, pulitissimi e sani. E' stata dura, ma ne è valsa la pena. ;)

Inci verdissimo, 99,4% di ingredienti di derviazione naturale.
20.2% di ingredienti di agricoltura biologica.

AQUA (Solvente) ALOE BARBADENSIS GEL (Emolliente), SODIUM COCOAMPHOACEATE (Tensioattivo), GLYCERIN (umettante/solvente), LAURIYL GLUCOSIDE (tensioattivo nonionico dolce), SODIUM COCOCYL GLUTAMATE, SODIUM LAURYL GLUCOSE CARBOXYLAYE, DISODIUM COCOPOLYGLUCOSIDE CITRATE, DECYL GLUCOSIDE (tensioattivo), MELALEUCA ALTERNIFOLIA OIL (antibatterico), INULIN, CITRUS DULCIS OIL, GLICERYL OLEATE (Emulsionante/Emolliente), PIROCTONE OLAMINE (consevante), CITRIC ACID (agente tampone/sequestrante), POTASSIUM SORBATE (conservante), PROFUMO, LIMONENE (allergene del profumo) 

Prezzo: 6.07 € per 200 ml
Reperibilità: Sito Fitocose, erboristerie che distribuiscono il marchio fitocose.
Voto: 

martedì 13 marzo 2012

Guida galattica per consumatrici consapevoli n. 2


Lesson number 2.

I.N.C.I
(International Nomencalture of Cosmetic Ingredient)
Si tratta dell'elenco degli ingredienti cosmetici espresso secondo la nomenclatura standard.
E' obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sull'etichetta la lista degli ingredienti in esso contenuti.
Questi sono riportati in ordine decrescente secondo la loro percentuale d'uso nel prodotto.
Nelle prime righe dell'elenco compariranno dunque gli ingredienti presenti in maggiore concentrazione, sino alle ultime righe in cui i nomi riportati corrispondono ad una percentuale d'utilizzo minore.
Ingredienti presenti in percentuale minore dell '1% possono invece essere presenti in ordine sparso.

Gli ingredienti di origine vegetale che non anno subito processi chimici vi compariranno nel loro nome botanico in latino.

Es.: Olea Europaea oil = olio di oliva
Prunus amygdalus dulcis oil = olio di mandorle dolci

Le sostanze di derivazione sintetica o che hanno subito un intervento chimico sono indicate con nome in Inglese.

Es.: Sodium Laureth Sulfate = Soidio lauriletere solfato (tensioattivo, ovvero sostanza lavante presente in bagno schiuma, detergenti, shampoo ecc.)

I coloranti sono indicati preceduti dalla sigla CI (Colour index) seguita da numero identificativo.


Ed ora qualche link utile:
Biodizionario. E' il famoso portale dispensatore di bollini rossi, gialli e verdi, un modo per "valutare" i più comuni ingredienti utilizzati nella formulazione dei cosmetici, sulla base della loro origine (vegetale, animale o sintetica), del maggiore o minore impatto dannoso sull'ambiente o sulla salute.
Inci Analyzer. Una pagina nella quale si può incollare con estrema rapidità l'inci che volgiamo venga analizzato.
Forum di lola. Dove sono archiviati moltissimi prodotti cosmetici presenti sul mercato, con informazioni dettagliate non solo sull'inci ma anche sull'effettiva efficacia o meno della loro formulazione.

Alla prossima puntata con un piccolo vademecum per valutare prima dell'acquisto il prodotto che abbiamo tra le mani, quello che dovrebbe esserci, quello che sarebbe meglio non ci fosse...per decidere prima di fare errori se sia il caso o meno di lasciarlo sullo scaffale! ;)

mercoledì 29 febbraio 2012

I colpi di fortuna non fanno venire i nodi.


I colpi di fortuna...voi ci credete?
Io a fasi alterne ma sicuramente il giorno in cui ho preso questo balsamo le mie stelle erano in una fase di ottima congiunzione astrale e non perchè ho trovato il prodotto più sorprendente della mia vita,è buono ma nulla di eccezionale, ma perchè ho trovato un negoziettino che chissà per quali oscuri motivi aveva in saldo moltissimi prodotti Omnia Botanica a dei prezzi davvero convenienti e ne ho approfittato per fare incetta.
Certo se avessi vinto la schedina sarei stata più felice...ma accontentiamoci dei piccoli colpi di fortuna! :D
Uno dei prodotti in questione è proprio questo balsamo che ormai ho finito e quindi mi accingo a recensirvi.
Si presenta in una bottiglina di plastica dura che contiene 150 ml di prodotto dalla consistenza cremosa ma non troppo, ha un odore abbastanza forte che può non piacere di ortica ed erbe ma che a me non infastidisce più di tanto perchè svanisce velocemente durante l'asciugatura dei capelli.
Fa egregiamente il suo dovere districando e ammorbidendo i capelli che inoltre sembrano "allegeriti" e realmente purificati quindi non lascia l'effetto unto nè appesantisce  come invece accade con qualche tipologia di balsamo,inoltre pur non avendo i capelli grassi,questo balsamo non è risultato per nulla aggressivo o eccessivamente sgrassante.
Insomma è un prodotto con ingredienti belli verdi senza siliconi nè petrolati,l'ho pagato poco e funziona bene : se mi facesse anche la messa in piega sarebbe paragonabile solo all'acqua di Lourdes.

E con questo vi saluto,e che le stelle,almeno nello shopping ,siano con voi! :)




venerdì 10 febbraio 2012

Rewiew: E.l.f. Mineral Blemish Kit

Direttamente dalla linea minerale della Elf, il mineral blemish kit promette di curare oltre che nascondere, in quanto correttore, macchie ed imperfezioni favorendone una più rapida scomparsa.
Ero ancora molto ingenua ed incline a credere che fosse di vitale importanza per me qualsiasi prodotto del quale leggevo la descrizione o la pr(e/o)messa.
Di questo sono rimasta stupidamente vittima...
Il cocktail di polveri proposto dalla Elf nasconde effettivamente brufoletti ed imperfezioni, ma non le cura ne tanto meno ne velocizza la scomparsa, ma come ho potuto constatare sulla mia pelle, ne causa addirittura la  moltiplicazione. (!!)
Tre-quattro infausti tentativi di dargli fiducia hanno soltato rovinato la sua reputazione.
Forse sono io particolarmente sensibile al prodotto, ma leggendo l'inci non mi sono piaciuti affato i due siliconi in buona posizione.....
INCI:

Active Ingredient: SULFUR 3.0% ( antiforfora/antistatico )
Inactive Ingredients: ZINC STEARATE (colorante cosmetico), BARIUM SULFATE (opacizzante), SILICA (assorbente/opacizzante), KAOLIN, DIMETHICONE (silicone), VINYL DIMETHICONE CROSSPOLYMER (silicone), CORN STARCH MODIFIED ( amido di mais modificato ), ALBA (Willow) BARK EXTRACT, MELALEUCA ALTERNIFOLIA (Tea Tree) (antibatterico), DEXTRIN (assorbente/legante/viscosizzante), MAGNESIUM MYRISTATE (opacizzante/viscosizzante), CALCIUM SODIUM PHOSPHOSILICATE, MICA (opacizzante), BISMUTH OXYCHLORIDE (colorante cosmetico), TITANIUM DIOXIDE (opacizzante), IRON OXIDES (colorante cosmetico) (CI 77891, CI 77892, CI 77899)


Ne lo Zolfo tra gli ingredienti attivi (diabolicamente aggressivo, altro che mano santa ;)
Se questo è curativo io allora sono Elvis Presley -.-'

Per quanto non mi piaccia cestinare prodotti in maniera così drastica, non ho potuto farne a meno in questo caso, conservando naturalmente la jar alla quale presto in qualche maniera si potrà dare senso.
Buono invece il pennello in dotazione, morbidissimo e compatto.
Insomma vista la mia esperienza non lo consiglierei mai, e voi?
Lo avete provato?
Vi ci siete trovate bene? Sarei curiosa di sapere! :)



A presto! ;)


Reperibilità: www.elf.it
Prezzo: 6.80 €
Lo ricomprerei? No, per niente
Voto: 




mercoledì 1 febbraio 2012

Guida Galattica per consumatrici consapevoli n.1


Hola!
Stamattina ci siamo svegliate in vena di considerazioni.
Per esempio si pensava che tra le infinite possibilità nel catalogare l'universo femminile, a buon diritto si possa considerare quella tra ragazze così dette “Beauty-nerd” e ragazze che risponderebbero “tua sorella” qualora attribuissi loro questa etichetta.
Per dirla in altri termini...da un lato quelle che hanno nel loro vocabolario parole come haul-Inci-outfitoftheday-mac-kabuki-vlog-tag ecc. e che starebbero ore a parlare della neve, ma non per romanticismo...
E dall'altro quelle che non immaginano che connessione possa esserci tra un lucidalabbra e un canale youtube, figurarsi un blog!
Quelle che pensano che le profumerie e i supermercati siano l'unico posto sensato dove trovare un mascara o uno struccante...e che inorridirebbero all'idea di comprare un rossetto "verde", perché le nonne hanno sempre detto loro che col verde ogni bella donna perde...

Che tu, lettrice, appartenga alla prima o alla seconda categoria (senza offesa per nessuno), Belle Haleine spera di esservi sempre utile, sia se stavate cercando una rewiew sia che vogliate saperne qualcosa di più su the other side of the moon.
Ecco a voi...la prima lezione della guida galattica per consumatrici consapevoli ;)


Lesson number 1 - Questioni di etichetta
Imparare a leggere l'etichetta può servirci per capire cosa stiamo comprando e se è veramente ciò di cui abbiamo bisogno.
Siamo al supermercato.
Allo scaffale ad altezza d'occhio troveremo le marche più pubblicizzate.
Etichetta a fronte - ovvero il canto delle sirene.
Shampoo. Per capelli ricci. Effetto volume. C'è tutto quello che serve, è il prodotto perfetto. Ma non accontentiamoci di queste superficiali informazioni, andiamo oltre.

C'è sempre qualcosa dietro.
E' sul retro della confezione infatti che troviamo le informazioni più utili e che descrivono realmente il prodotto che stiamo per acquistare.
Driblate su eventuali tabelle del tipo...
i tuoi capelli / i capelli che avrai
Dicasi: specchietto per a-l-l-o-d-o-l-e ok?
Scendete più giù, la dove i caratteri si fanno più fastidiosamente piccoli, e le scritte più insidiose ed oscure troverete la verità.

Il Pao
Sigla che sta per Period after Opening, si tratta cioè dell'indicazione della durata del prodotto dall'apertura, dunque durante l'utilizzo. Superato il termine indicato dal simbolo (ad esempio 6m, quindi sei mesi) il prodotto potrebbe non essere più microbiologicamente puro.
Il pao non equivale alla data di scadenza.
Prodotti che hanno una data di scadenza superiore a trenta mesi possono non averla riportata sull'etichetta, ma deve essere obbligatoriamente indicato il PAO.
Diversamente prodotti che hanno una data di scadenza inferiore a trenta mesi devono riportare entrambe le informazioni.
Le ditte cosmetiche, come del resto quelle alimentari, calcolano sempre questi valori per difetto per tutelare i consumatori, dunque, è assai difficile che pochi giorni dopo il termine della data consigliata il prodotto sia automaticamente inservibile.
Cambiamenti di colore, odore e consistenza possono essere un chiaro segnale dell'eventuale alterazione della purezza del prodotto, anche se lo stesso può avvenire senza che l'aspetto esteriore venga minimamente intaccato ma causando comunque irritazioni.
E' importante dunque prestare sempre molta attenzione.

Certificati
- testato dermatologicamente significa che sul prodotto sono stati effettuati test dermatologici, e che ne sono stati valutati gli effetti sulla pelle, la dicitura tuttavia non è regolata da legge e non vi sono perciò criteri precisi sulle modalità del test.
- Microbiologicamente testato dicitura che si riferisce ai controlli che obbligatoriamente i prodotti cosmetici devono subire in fase di produzione. Non ha alcun valore ufficiale e non è garanzia di particolare affidabilità del prodotto ma solo espressione di qualcosa che deve avvenire di norma.
- Non testato su animali, crulety free ecc. Sono diciture non ufficiali, ma adottate volontariamente dalle aziende. L'attuale legislazione prevede la possibilità di apporre simili diciture sui prodotti cosmetici solo se in nessuna fase della filiera produttiva si è fatto ricorso a test su animali. Ciò può essere verificato solo monitorando tutti i fornitori di materie prime.
Le formule sopra indicate si riferiscono invece di solito al prodotto finito, che come tale non può essere testato su animali, pertanto le aziende non fanno che dichiarare l'ovvio, fuorviando il consumatore.
Fonte: www.lav.it  (lega anti vivisezione)
- Certificazione ICEA i cosmetici con questa certificazione sono ottenuti rispettando le liste di sostanze vietate, senza l'impiego di OGM, impiegando prodotti agricoli e zootecnici da agricoltura biologica certificati.
Fonte: www.icea..it

La dicitura naturale o talvolta addirittura ecobio, non sono che trovate delle aziende cosmetiche che operano nella grande distribuzione.
Se non opportunamente certificate, diffidate da tali attribuzioni e non consideratele garanzia della correttezza etica del marchio ma sappiate che possono essere state inserite al solo scopo di incrementare le vendite rassicurando il consumatore.

INCI 
(international nomenclature of cosmetic ingretients) è l'elenco in ordine decrescente per percentuale d'utilizzo degli ingredienti che compongono il prodotto.
Ciò che all'inizio sembrerà arabo antico col tempo e con un pò di pratica può risultare familiare.
Dall'analisi dell'inci si riesce davvero a capire se quello che abbiamo tra le mani è un prodotto valido che vale  l'acquisto, se si tratta di un prodotto che fa davvero bene alla nostra pelle, o se alla lunga ne favorisca l'invecchiamento (per esempio) mascherando gli effetti negativi a lungo termine, con temporanei effetti che soltanto superficialmente possono sembrare positivi.
Uno shampoo per capelli secchi, per esempio, potrà contenere siliconi, che avvolgono il capello in una pellicola che simula morbidezza e lucentezza ma che alla lunga favorisce proprio quegli effetti che lo shampoo promette di superare.
Una crema contro le imperfezioni che contiene prodotti comedogenici nelle prime file dell'inci potrà favorire proprio la formazione degli inestetismi che sostiene di eliminare.
Gli esempi potrebbero essere ancora tanti e ben più concreti.
Imparare a leggere l'inci ci consente di capire di cosa è veramente fatto un cosmetico e soprattutto ci permette di comprendere la regola numero uno delle case produttrici di qualsiasi bene di consumo:
Disattendere le aspettative del consumatore, così da indurlo a continuare la ricerca del prodotto perfetto.

Altre info sull'INCI nel prossimo articolo della guida galattica del consumatore ;)

alla prossima!

lunedì 23 gennaio 2012

Natale in casa Sleekiello.

 La Sleek è una marca che crea una certa dipendenza,almeno nel mio caso.
E' economica,di buona qualità e propone sia nella linea base che nelle collezioni ad edizione limitata colori sempre originali e ricercati.
Nell'immaginario Sleek la collezione di Natale non poteva che richiamare le bacche rosse tipiche delle pietanze e decorazioni natalizie made in U.K. ed è stata dunque battezzata "the berry collection" ma in realtà del rosso bacca in questa collezione non ce ne è traccia: i tre elementi che la compongono hanno infatti nuances che ruotano su diverse gradazioni di bordeaux.

La collezione è composta da un blush,un khol e un rossetto opaco.


Il blush è di un bordeaux che vira più al marrone,molto pigmentato (ALT! Effetto Heidi in agguato!) ma madulabile con facilità,opaco quindi senza la minima traccia di glitter e sbriluccichi vari.Steso a dovere ha un effetto davvero naturale e dà subito al volto l'effetto "guanciotta di gioviale ragazza di campagna".



Il Khol ha un colore che vira invece più al viola. Dei tre pezzi della collezione è quello che sicuramente mi è piaciuto meno poichè la mina del matitone è molto dura e il colore applicato si sfuma con difficoltà.Anche il colore,seppur molto bello è un'arma a doppio taglio: è ottimo per far risaltare il colore naturale degli occhi verdi e castani ma applicato con poca cura dà un poco piacevole effetto "allergia al polline" facendo sembrare gli occhi più che truccati,gonfi e arrossati.
Volendo le si può trovare l'uso alternativo di matita labbra in combo con il rossettino della stessa collezione.


Il rossetto è l'oggetto che più mi ha stupito e catturato cuore : è matte quindi non proprio il massimo del comfort per le labbra che tende a seccare leggermente ma ha una durata davvero impressionante (è stato testato con il cenone di Capodanno...non so se mi spiego! :D ). Messo sulle labbra direttamente con lo stick ha un colore davvero carico ma volendo ottenere un effetto più soft è facilmente sfumabile stendendolo con il pennellino apposito o con i polpastrelli.Ovviamente per poterlo indossare bisogna avere le labbra belle lisce e non screpolate perchè tende ad evidenziare molto,per la sua formula opaca, le rughettine e le pellicine delle labbra.

Il PAO (la scadenza dall'apertura) è di 12 mesi per il rossetto e di 24 per gli altri due prodotti.

Reperibilità: Sleek - Madame Cosmetic-Altri rivenditori online.






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